Progetti scuola infanzia

Educazione in natura
La scuola è circondata da ampi spazi esterni che offrono opportunità uniche per l’educazione all’aperto. Questi ambienti, diversificati a seconda delle loro caratteristiche, permettono esperienze sia strutturate che libere, incoraggiando i bambini a esplorare e scoprire il mondo naturale. Il cortile e il parco, dotati di giochi maggiormente strutturati, sono progettati per stimolare la creatività e il movimento, ideali per attività ludiche e sociali. Il ricco e vasto bosco rappresenta un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove i bambini possono avventurarsi, osservare e toccare con mano la flora, e vivere esperienze di apprendimento pratico in un ambiente selvaggio e incontaminato. Infine, è presente un orto, luogo di esplorazione e osservazione dove i bambini iniziano a conoscere il ciclo della vita e l’importanza della sostenibilità. Le esperienze all’aperto stimolano la curiosità, migliorano le abilità relazionali, permettono di acquisire consapevolezza e senso di responsabilità verso l’ambiente.
Avvicinamento alla lingua inglese
L’avvicinamento alla lingua inglese inizia già nei primi anni di età grazie alla presenza di un’insegnante proveniente dalla scuola primaria. Questa figura si dedica a ogni sezione una volta alla settimana per due ore, comunicando esclusivamente in inglese con i bambini. L’integrazione della lingua inglese nel curriculum del nido non solo arricchisce il loro bagaglio linguistico, ma promuove anche una maggiore apertura culturale. Attraverso giochi, canzoni e attività creative, i bambini non solo assorbono ed imparano a riprodurre alcuni semplici suoni, ma sviluppano anche una consapevolezza interculturale.
Motricità
L’educazione motoria è curata da un insegnante specializzato, che collabora strettamente con le insegnanti di sezione per offrire un percorso motorio mirato e stimolante. Ogni sezione partecipa a un incontro settimanale della durata di due ore, durante il quale i bambini vengono guidati in attività volte a favorire la conoscenza del proprio corpo e la percezione dello spazio attraverso il movimento. Questo approccio consente di rafforzare l’autostima e di sviluppare la memoria attraverso l’esplorazione fisica e sensoriale dell’ambiente. Grazie all’uso consapevole delle diverse parti del corpo, i bambini imparano a interpretare e comprendere meglio la realtà che li circonda. L’attività motoria, dunque, non è solo un esercizio fisico, ma un momento di crescita formativa in cui i piccoli acquisiscono un vero e proprio “vocabolario del movimento”, arricchendo le loro capacità espressive e relazionali. Questo processo contribuisce in maniera significativa allo sviluppo globale del bambino, integrando corpo e mente in un percorso educativo completo.
Religione
Ogni anno viene proposto dalle insegnanti un progetto religioso che avvicini, con creatività e semplicità, i bambini alla religione cattolica. In tutte le sezioni vengono affrontati i momenti più importanti dell’anno liturgico, come il percorso dell’Avvento che porta al Natale e il periodo della Quaresima alla Pasqua. Il progetto ha come finalità quella di suscitare curiosità e meraviglia nei confronti del mondo che circonda il bambino e portarlo a riconoscere che questo è un dono di Dio. I momenti spirituali vengono vissuti anche nella quotidianità attraverso semplici occasioni di condivisione come l’assemblea del mattino o la preghiera prima del pasto, favorendo un clima di riflessione e gratitudine.

Digitale
L’aumento costante dei media all’interno della società avvenuto negli ultimi decenni, ha portato a una presenza capillare dell’utilizzo di strumenti digitali nei contesti di vita quotidiana. Per questo motivo anche la tecnologia entra a far parte dei nostri progetti per poter osservare ciò che ci circonda da diversi punti di vista. I tempi di utilizzo sono misurati a seconda delle età di riferimento e le modalità vengono supportate dalle insegnanti per rendere il bambino più consapevole e responsabile nell’utilizzo di queste tecnologie, offrendo l’opportunità di promuovere la propria creatività e curiosità. Il digitale appare, inoltre, un buon potenziale per l’inclusione di tutti i bambini con diverse abilità e stili di apprendimento, permettendo loro di partecipare in modo significativo, favorendo momenti di cooperazione e socializzazione.
Uscite didattiche e collaborazione con gli enti del territorio
In base alla progettazione svolta durante l’anno vengono organizzati progetti specifici con enti esterni, come gruppi teatrali, fattorie didattiche, aziende del territorio, biblioteche e musei. Crediamo infatti sia importante la collaborazione con le diverse associazioni locali e provinciali, affinché i bambini possano aprirsi alle varie risorse che il territorio offre, diventando sempre più attivi come cittadini all’interno della comunità.
In questi anni abbiamo realizzato diversi progetti in collaborazione con:
- Gruppi Teatrali della provincia di Reggio Emilia
- Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità dell’Unione Tresinaro Secchia
- Officina Natura Maestra di Reggio Emilia
- Biblioteca “Sognalibro” di Casalgrande
- Musei civici di Reggio Emilia
- Caritas Diocesana
- Centro di riciclaggio Babilonia a Casalgrande
- Centro di riciclaggio Remida a Reggio Emilia
- Croce Rossa Italiana
- Associazione Onlus “Lascia un Segno”
- WWF
- Fattorie Didattiche
Piano triennale dell'offerta formativa, PTOF 2022-2025
Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa)* è un documento nel quale vengono esposti gli aspetti educativi, didattici, curricolari e organizzativi a servizio dell’utenza e sintetizza le finalità di educazione, formazione e istruzione della scuola.
Con il PTOF la scuola chiarisce a se stessa e agli utenti le modalità dell’azione educativa all’interno dell’istituto e suscita il coinvolgimento delle famiglie nel processo stesso.
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dal bambino, dalla sua unicità e dalla specificità del suo percorso. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e della complessità della persona , della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità, fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. In questa prospettiva i docenti dovranno pensare, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini. Per ogni bambino la scuola dell’infanzia pone, come finalità fondamentale, la promozione dello sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
Nella scuola dell’infanzia l’azione educativa colloca in una prospettiva evolutiva i vissuti e le esperienze dei bambini, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo intenzionalmente orientato alla progressiva costruzione delle conoscenze e allo sviluppo delle competenze. Gli insegnanti predispongono occasioni di apprendimento orientate e strutturate per favorire nei bambini l’organizzazione di ciò che scoprono. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di conoscenza all’interno dei diversi campi di esperienza:
- il sè e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme;
- il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute;
- linguaggi, creatività ed espressioni: gestualità, arte, musica, multimedialità;
- i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;
- la conoscenza del mondo: ordine, spazio, tempo, natura.
Per raggiungere gli obiettivi formativi illustrati ci si propone di:
- Ricercare una costanza di dialogo scuola-famiglia che favorisca la fiducia, la partecipazione, la collaborazione e una maggiore coerenza e uniformità di atteggiamenti educativi, ovvero un’alleanza educativa efficace e proficua.
- Ricercare una costanza di dialogo con i bambini, che permetta loro di esprimere esperienze e sentimenti, che li educhi ad ascoltare quelli degli altri, che li aiuti ad acquisire maggiore consapevolezza dei significati degli avvenimenti e delle cose.
- Costruire un ambiente sereno e socializzante nella sezione e nella scuola tramite il dialogo, l’ascolto, l’espressione dei propri vissuti e la valorizzazione dei caratteri positivi di ciascuno.
- Educare con l’esempio assumendo, in quanto educatori e adulti, comportamenti di rispetto, tolleranza, disponibilità e collaborazione.
Il corpo docente ha individuato quali sono le intenzioni dell’agire educativo nelle varie realtà dell’istituto:
- una comune visione della scuola intesa come agenzia culturale;
- promuovere un team docenti che fonda la sua validità sulla collaborazione, sui compiti, obiettivi e finalità comuni, preventivamente concordati;
- rispettare la “centralità” dell’alunno, visto come reale protagonista e attivo costruttore della propria conoscenza;
- garantire la continuità e l’unitarietà dell’insegnamento
- elaborare le programmazioni didattiche per l’acquisizione delle competenze di base e la crescita culturale del bambino;
- favorire la nascita di uno spirito critico creativo;
- mantenere interesse per l’educazione interculturale come educazione alle diversità;
- individuare ed utilizzare strategie didattico-organizzative atte a favorire il successo di tutti i bambini;
- strutturare attività didattiche alternando metodologia, gruppi, spazi e laboratori;
- introdurre nuove tecnologie come sviluppo dei linguaggi digitali e delle conoscenze multimediali.
Il perseguimento delle finalità e dello sviluppo dei campi di esperienza propri della scuola dell’infanzia richiede un’organizzazione didattica intesa come predisposizione di un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti, che favorisca una pratica basata sull’articolazione di attività, sia strutturate che libere, differenziate, progressive e mediate.
In particolare la metodologia della scuola dell’infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
- la valorizzazione del gioco, risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione;
- l’esplorazione e la ricerca, attraverso esperienze atte a stimolare la curiosità, la formulazione di pensieri e ipotesi;
- la vita di relazione, per favorire gli scambi e rendere possibile un’interazione che faciliti la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse;
- l’osservazione, la progettazione, la verifica per valutare le esigenze dei bambini, e riequilibrare via via le proposte educative;
- Lo spazio sezione concepito come soggetto che partecipa alla relazione educativa e formativa e che promuove lo sviluppo globale del bambino attraverso le relazioni tra le persone, gli ambienti e i materiali. In questo spazio le attività vengono svolte a piccolo, medio e grande gruppo: attraverso lo scambio, l’imitazione, la condivisione, il conflitto delle idee, si strutturano e prendono forma gli apprendimenti.
- la documentazione per offrire ai bambini, agli insegnanti e ai genitori l’opportunità di rendersi conto delle conquiste e dei traguardi raggiunti e per fornire alla comunità educante occasione di informazione, riflessione, confronto.
La scuola accoglie fra gli alunni anche bambini in situazione di svantaggio o portatori di disabilità, opportunamente seguiti da insegnanti di sostegno.
Grazie al lavoro svolto in questi anni, la vicina USL sceglie il nostro istituto per l’inserimento di tali bambini.
Inoltre sono predisposti itinerari didattici che favoriscono l’integrazione di bambini di diversa nazionalità, cultura e lingua.
Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) che qui si presenta è uno strumento necessario e funzionale a far interagire tutte le componenti della scuola: alunni, docenti , genitori.
E’ aperto a modifiche e non vincolante, perché nel corso dell’anno, opportune verifiche, possono portare a cambiamenti e/o arricchimenti.
La coerenza della sua applicazione è determinata alla responsabilità di tutti.
*è possibile visionare la versione integrale del PTOF presso la sede della scuola